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Case automobilistiche italiane che non ci sono più - parte 2

Riprendiamo la nostra carrellata relativa alle case automobilistiche italiane scomparse. Nel mese di agosto è stato demolito lo stabilimento modenese della DE TOMASO. Ne hanno parlato solo le cronache locali. Già nel 2014 la fabbrica di via Virgilio si trovava in condizioni di totale abbandono. Al suo posto sorgerà un grande magazzino della catena Globo. Era nata nel 1959 per opera di Alejandro De Tomaso. La sua specialità erano le vetture granturismo e di lusso. Dopo la morte di De Tomaso nel 2003 cambierà diverse gestioni fino al fallimento definitivo.

BUGATTI AUTOMOBILI: Romano Artioli, nel 1987 acquista i diritti per produrre supercar a marchio Bugatti. Nasce così l'Italiana Automobili Bugatti Spa, la famosa Fabbrica Blu di Campogalliano. In questo stabilimento vengono prodotti 128 modelli della EB 110 fino al 1995. Sempre in quest'anno termina la proprietà italiana del marchio, che oggi fa parte della scuderia Volkswagen.

MORETTI: 1925 -1989 questi sono gli anni di attività di quest'azienda torinese. La produzione comincia con la Torpedo 500 e fino agli anni Cinquanta produrranno auto con proprio marchio. Poi l'azienda si occuperà della produzione di versioni speciali di veicoli di grande serie.

OSI: Officine Stampaggi Industriali, questa carrozzeria di Torino fu fondata nel 1960 e rimase operativa fino al 1968. Produceva delle fuoriserie. Nella foto la OSI Ford 20 M TS.

INNOCENTI: Fu fondata a Milano nel 1933, ma solo negli anni Sessanta si lancia nel settore automobilistico. La Brtitish Motor Corporation le dà la licenza di produrre la Mini, ecco il boom! Dalla mini inglese deriva quella disegnata da Bertone e al top di gamma troviamo le versioni De Tomaso. Nel 1997 si spegne, quando la Fiat non usa più il marchio.

SIATA: Questa casa automobilistica inizia la produzione nel secondo dopoguerra, a partire dal 1926. Giovanni Michelotti disegna il modello più famoso, la 208 Sport nella foto. Questa vettura si basa sul modello della Fiat 8V.

SCAT: Società Ceriano Automobili Torino. Fabbrica torinese nata nel 1906, poi acquisita dalla Fiat nel 1929 che la mantiene in vita fino al '32. Vi ricordate la 18-30 HP Torpedo? Pensate che l'auto risale al 1915.

FORNASARI: Nasce a Vicenza nel 1999 e resterà operativa fino al 2015 con la realizzazione di auto sportive e SUV. In foto una suv berlina 4 porte dalle rifiniture di pregio. Sapete il suo nome? 99.

DIATTO: Guglielmo Diatto è il fondatore, e la produzione di auto cessa nel 1932. Poi fino al 1955 l'azienda si concentrerà sulla produzione di ricambi. Collaborerà con Bugatti e Zagato. Quest'ultima presenta al Salone di Ginevra del 2007 la One - Off Diatto GT Ottovù by Zagato, come omaggio alla memoria della casa italiana.

OM.: Il suo punto di forza è la produzione di autocarri, però fino agli anni Trenta vengono prodotte anche auto. La prima edizione della Mille Miglia del 1927, viene vinta dalla 665 Superba. Ottimo risultato.

Abbiamo terminato il nostro percorso fra le case automobilistiche italiane non più attive. Questa breve ricerca ci ha permesso di scoprire tanti nomi celebri del passato e tanti modelli di rara bellezza! Un patrimonio storico da non perdere e tramandare.